Novità
Un machine learning per la valutazione delle carriere universitarie
Sandro Brignone
Fascicolo 2022/82
Abstract. L’articolo introduce il tema dell’intelligenza artificiale e ne presenta sinteticamente le sue applicazioni e potenzialità nella valutazione in ambito educativo, soffermandosi sull’istruzione universitaria, ove sussiste un elevato livello di dispersione studentesca. Successivamente, illustra un progetto sperimentale (“Progetto Data Lab UniTo 2020”) portato avanti dall’Università di Torino in partnership col CSI Piemonte. Tale lavoro ha inteso costruire un modello di machine learning (ML) in grado di fornire previsioni sugli esiti di carriera degli studenti di alcuni Dipartimenti dell’Ateneo. I dati sono stati raccolti, in forma anonima e riservata, sulla piattaforma “SmartDataPlatform Yucca” del CSI-Piemonte. Lo scopo è di offrire uno strumento efficace ai decision makers, ai vari livelli accademici, utile per effettuare scelte strategiche nei casi di criticità (fuoricorso e abbandono). Si tratta di un progetto ampio e articolato e il presente contributo ne descrive gli aspetti salienti, in riferimento al ML dei corsi di studi di area pedagogica del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione.
Aggiornamento 2023. A conclusione dei lavori sperimentali “DataLab UniTo”, i risultati raggiunti sono stati ulteriormente discussi in sede di Ateneo e si è ritenuto di estendere il progetto, coinvolgendo gradualmente altre Scuole e Dipartimenti dell’Università di Torino (per un totale di circa sessanta CdS). In questo modo è possibile avere una valutazione diffusa sulle traiettorie degli studenti entro i diversi percorsi e predisporre gli opportuni interventi.
ChatGPT: l'AI a sostegno dell'insegnamento e della robotica educativa
Silvia Palmieri, Renato Grimaldi, Giacomo Antonello, Lucrezia Bano, Sandro Brignone
I risultati di un progetto che ha sperimentato le potenzialità del nuovo strumento di AI generativa di svolgere una funzione di mediazione tra l’educatore e il robot, riducendo lo scarto tra le modalità d’uso dello strumento e le competenze informatiche richieste per contestualizzarle in proposte didattiche.
Robots for biodiversity protection: an educational classroom project
Silvia Palmieri, Renato Grimaldi, Giacomo Antonello, Lucrezia Bano, Sandro Brignone
Our project aims to improve skills in the area of digital and STEM disciplines for primary and secondary school students, and intends to do so raising awareness about environmental protection and sustainability.
Robotica educativa e sostenibilità ambientale: la “Serra Otonga”
Renato Grimaldi, Silvia Palmieri, Giacomo Antonello, Lucrezia Bano
Il progetto ha come obiettivo la sensibilizzazione all'uso sostenibile delle risorse e l'implementazione delle competenze nel settore delle discipline digitali e STEM per le classi della scuola primaria e secondaria. La "Serra Otonga" è stata progettata e implementata attraverso la piattaforma mBlock con l'utilizzo dei minirobot mBot e Codey Rocky.
Renato Grimaldi e Nicole Messi
Una ricerca svolta nell’ambito delle attività del Laboratorio Gallino del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino ha evidenziato criticità nelle competenze spazio-temporali degli alunni di scuola primaria, in seguito alle misure restrittive dovute alla pandemia. Vediamo nel dettaglio
La società dei robot
a cura di Renato Grimaldi
I robot si stanno progressivamente spostando dagli ambienti industriali – dove occupano aree riservate e svolgono compiti ripetitivi – agli spazi pubblici e alle abitazioni private. Diventeranno sempre più compagni quotidiani dell’uomo, affiancando i singoli e le famiglie nella vita di tutti i giorni in attività anche non routinarie. Da un paio di decenni si parla in proposito di robotica sociale. Il libro contiene riflessioni ed esperienze dei più autorevoli esperti italiani ed europei, provenienti da differenti discipline e capaci di fornire lo stato di avanzamento delle ricerche condotte nei più importanti laboratori di robotica. Il lettore viene posto in un osservatorio privilegiato – sensibile ai divari digitali e soprattutto alla forte interconnessione tra noi umani, tra gli stessi robot, e tra noi e loro – e viene dunque accompagnato a conoscere e insegnare come vivere e sopravvivere nella società dei robot.