Ex-voto
Intelligenza artificiale e comportamento sociale
EGO, il modello di attore sociale progettato da Luciano Gallino all'inizio degli anni Ottanta, intende simulare la mente di un attore confrontato con una decisione complessa; di tale modello esiste una versione applicata alle scienze sociali e una versione computazionale, implementata con linguaggi propri dell'intelligenza artificiale. EGO decide prendendo in considerazione un ristretto numero di corsi d'azione alternativi e sceglie quello che porta maggiori benefici e minor costi a quattro gruppi di riferimenti: corpo, sistema di orientamento, affini biologici e affini culturali. Per ciascuno di essi il sistema tiene conto di una terna di scopi ultimi: sopravvivenza, persistenza, replicazione. Il modello si basa infatti su un paradigma evoluzionistico che tiene conto di come si è strutturato il cervello nel suo ancestrale divenire. Dal modello deriva la "teoria dell'attore".
Una delle prime applicazioni del modello ha guidato la rilevazione e l'analisi degli ex-voto dipinti presenti da circa 500 anni nei santuari italiani. Gli ex-voto dipinti sono oggetti della cultura popolare che vengono raffigurati secondo precise regole di composizione, che abbiamo potuto stabilire secondo l'approccio morfologico descritto dagli studi di Propp sulle favole di magia russe. Tali oggetti sono vettori di modelli culturali che tendono a riprodurre comportamenti sociali da una generazione all'altra e sono quindi di estremo interesse socio-antropologico.
Una delle caratteristiche principali che Gallino ha attribuito al modello di simulazione è stato senz'altro il referente con cui si attribuisce un corpo all'attore simulando. Si può dunque applicare, secondo le ricerche del gruppo del Laboratorio Gallino, anche per il sostegno a bambini con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA), per il potenziamento delle abilità visuo-spaziali e coordinazione psicomotoria, attraverso un corpo reale che simula nello spazio e nel tempo i movimenti connessi alla programmazione logica eseguita dagli alunni.
(estratto da "Da un modello computazionale di attore sociale alla robotica educativa", di Simona Maria Cavagnero, Maria Adelaide Gallina, Renato Grimaldi e Silvia Palmieri, contributo in "La ricerca qualitativa fra tecniche tradizionali ed e-methods", a cura di Roberto Cipriani, Costantino Cipolla, Giuseppe Losacco, Franco Angeli, 2013).
Per informazioni contattare: renato.grimaldi@unito.it
3 dicembre 2020 | Franco Angeli
Quarantacinque anni di lavoro accademico – ripercorsi in una corposa Introduzione – sono condensati in questo libro, plasmato dall’intreccio di metodi quantitativi e qualitativi che interagiscono tra di loro (mixed methods), guidati da un modello di attore sociale, pensato e progettato da Luciano Gallino negli anni Ottanta.